domenica 26 ottobre 2008

LE SOCIETA' INGLESI CONVENGONO: FACCIAMO DUE SEMPLICI CONTI.

La Gran Bretagna attira business mantenendo accettabile la pressione fiscale sulle imprese.

Attualmente in Europa il luogo più rapido ed economico per costituire una società ed operarvi il giorno successivo è il Regno Unito.

L'imposta che colpisce i redditi societari varia progressivamente e parte da aliquota ZERO. Ciò significa che esiste una finestra in cui è possibile sviluppare legalmente un piccolo business senza subire alcun tipo di tassazione diretta. Le società inglesi con un fatturato annuo inferiore a 10.000 sterline sono esenti dal pagamento di imposte.

Per un business piccolo compreso tra le 10.000 e le 50.000 sterline annue l'aliquota previsa è del 19 %, mentre per un business medio, compreso tra 50.000 e 300.000 sterline annue, l'aliquota applicabile è del 23,75%.

Raggiungere un livello di pressione fiscale paragonabile a quello della Gran Bretagna è un'utopia per molti paesi europei. Si tratta di una opzione politica di fondo che sceglie di incentivare il circolo virtuoso "produzioni-consumi" annullando ogni barriera per gli investitori stranieri e favorendo la circolazione di capitali attraverso un sistema bancario snello e fiducioso. Il meccanismo viene assistito dall'efficienza dei Tribunali inglesi che, in caso di sofferenza di crediti bancari, attivano le procedure di recupero in meno di sei mesi.

Questo fa della Gran Bretagna un luogo ricco di opportunità di business ma lo espone inevitabilmente a fluttuazioni. Attualmente un sorprendentemente pronto ed elastico stato sociale stà tentano di ridurre tali margini di fluttuazione, stabilizzando il mercato e con ciò consentendo all'investitore straniero di potersi affacciare sul mercato inglese senza dover affrontare imprevedibili rischi d'impresa.